E Se volessi partire anch'io?

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VOLONTARI

LE MOTIVAZIONI

La scelta di volontariato è fondamentalmente un'opzione personale. E' la risposta ad una chiamata personale attraverso la quale si concretizza la necessità di azioni ed interventi verso i poveri , i piu' bisognosi, gli ultimi.

LA FORMAZIONE

Non ci si può improvvisare "Volontari" solo sulle ali di un entusiasmo momentaneo.Né tantomeno l'esperienza di volontariato è una parentesi che si apre e si chiude. Occorre un percorso di formazione attraverso una profonda relazione di fraternità ed amicizia col nostro gruppo, fatta di lavoro assieme, di collaborazione, di incontri di verifica, di ascolto, di partecipazione ai progetti da realizzare.e poi si può partire!

PRECISAZIONI

La nostra associazione è imperniata sul volontariato, pertanto si specifica che tutte le spese ( viaggio aereo, eventuale pernottamento a Lisbona, soggiorno in Africa ) sono a carico del singolo volontario.

NOVE SUGGERIMENTI AI VOLONTARI

1Ci vuole un pò di coraggio, una buona dose di spirito di avventura e di adattamento, per partire e fare servizio in un paese più povero e comunque più "scomodo".

2Siate umili! Non salverete nè la Guinea Bissau, nè l'Africa. Il vostro contributo sarà una goccia nell'oceano! Ma, si sa, sono anche le gocce che fanno il mare!

3Mettetevi quindi in un atteggiamento di ascolto. Guardate, cercate di capire anche se sempre non ci riuscirete! Preoccupatevi "egoisticamente" ( in senso buono) di ricevere, di conoscere, e di imparare più che di dare, di lavorare e di insegnare.

4Parlate il più possibile con qualcuno mentre siete là. Ascoltate le testimonianze dei missionari, della gente, dei giovani, non abbiate paura di fare domande! Dato che fate un viaggio lontano, e forse per qualcuno anche un pò costoso, approfittatene per fare una."scorpacciata di vitamine di sapienza" che vi serviranno per molto tempo.

5Non giudicate la gente, le situazioni, i missionari o il loro lavoro, (" Ma guarda come vivono!", " Come si fa a vivere così ? " ," Bisognerebbe fare così o cosà." ) non c'è bisogno di questo nei paesi più poveri perchè troppi hanno già "sparato" tante sentenze, molte sbagliate e spesso non avvalorate da chi si sporca davvero le mani. C'è bisogno di gente disposta a condividere, a farsi compagnia di cammino fianco a fianco e non dall'alto in basso.

6Apprezza la diversità come dono e ricchezza, non come limite; il mondo non è tutto uguale ed è bello proprio perché è colorato dalla natura, dalle razze, dalle culture, dalle storie dei popoli. ma soffermatevi anche a guardare i volti, i sorrisi, e. il cielo! Vedrete che tante differenze sono apparenti o secondarie.

7Non fate i turisti del terzo mondo. ma assumete un grande atteggiamento di servizio e di laboriosità. Datevi da fare, non oziate: tornerete a casa di certo molto più felici!

8Vivete in modo essenziale e sobrio. Adattatevi a quello che troverete: nel mangiare, nel dormire, nel clima, nell'usare l'acqua, i farmaci, gli oggetti; non fate mai gli schizzinosi, quando sapete che l'ambiente intorno a voi è pieno di gente che lotta quotidianamente per sopravvivere. Portatevi dietro poche cose, giusto quello che serve. Vedrete: non vi mancherà nulla e vi avanzerà ancora qualcosa!

9Dopo esservi preoccupati del "prima" e del "durante" preoccupatevi anche del "dopo" esperienza, della ricaduta nella vostra vita e del vostro impegno ad aiutare quella gente, con iniziative di solidarietà,di sensibilizzazione delle persone e degli ambienti attorno a voi. Non sarà più necessario che torniate troppo spesso laggiù, basterà guardarsi attorno e scoprirete che in ogni terra e in ogni luogo vi sono occasioni di servizio, di solidarietà e di mondialità.